Vaccini: campagna dei medici contro i no vax arriva a Genova
“Non mi hanno curato per paura dell’autismo”
È la scritta su una lapide, con a fianco un peluche. Il messaggio è chiaro: il bambino è morto perché i genitori hanno deciso di non vaccinarlo. Da quando i vaccini sono diventati obbligatori per l’iscrizione dei figli a scuola è un tema all’ordine dei giorno. E tutti sembrano esperti. L’Ordine Provinciale e della Federazione Nazionale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri ha perciò lanciato una campagna di sensibilizzazione contro i No Vax. Lo scopo è mettere in guardia contro le notizie false che si leggono sul web.
La campagna, partita lo scorso maggio, è arrivata ieri a Genova e toccherà 31 città da nord a sud. Accanto all’immagine shock della lapida il consiglio: “Diffidate delle bufale sul web. Chiedete sempre al medico”. A MeridioNews la dottoressa Rosa Giaquinta, presidente dell’Ordine dei medici a Ragusa, ha spiegato che “Si è diffusa quest’idea che i vaccini facciano male e che siano, addirittura, collegati all’autismo. Sono notizie senza alcun fondamento scientifico e sulle quali sarebbe bene almeno confrontarsi con il pediatra”.
Non solo i vaccini
La campagna non si occupa soltanto di spiegare in maniera efficace l’importanza dei vaccini, ma affronta in generale le bufale sul web. Perché un medico reale non può essere sostituito con “dottor Internet“. Una bufala ci seppellirà? è il nome della campagna caratterizzata da poster con lapidi. Ognuna riporta una delle tante notizie false che si leggono sul web. “Avevo acquistato sul web un farmaco miracoloso”. “Ho curato il cancro con il bicarbonato di sodio”. Frasi dai toni forti, volutamente scelti da Filippo Anelli, presidente Fnomceo, come spiegato a Il Fatto Quotidiano. “Vogliamo far comprendere i pericoli spesso sottovalutati cui il cittadino va incontro nel momento in cui si affida a fonti non autorevoli per decidere della propria salute. Gli Ordini dei medici sono garanti della salute pubblica come bene per tutta la società, ed hanno quindi il dovere di intervenire per informare e sensibilizzare i cittadini rispetto ad atteggiamenti che ne minano il benessere”.
Camilla Gaggero