Sciopero globale per il clima: ipocrita chi lo contesta
Il 27 settembre migliaia di ragazzi scenderanno in piazza in oltre 150 paesi per il terzo sciopero globale per il clima
Le vecchie generazioni accusano spesso i giovani di non essere interessati a nulla, di essere degli scansafatiche, di pensare solo a se stessi. Proprio per questo dovrebbero essere contenti quando vedono tanti ragazzi scendere in piazza per una causa giusta: la causa ambientale, che riguarda tutti. Eppure non è così. C’è sempre una buona ragione per lamentarsi. Ecco una breve collezione di consigli paternalistici (non richiesti):
- Anziché scendere in piazza..a pulire gli argini dei fiumi..ecc…ecc…dalle parole ai fatti se sono coerenti..
- Ma scioperare dalle 18 in poi così si lavora e poi si va ??
- L’unica azione immediata che noto in questa buffonata è’ saltare scuola/lavoro , bloccare la città per chi a lavorare ci va, impedire agli esercizi commerciali ( che già in molti casi fanno fatica ad andare avanti ) di svolgere le loro attività e fare un bel weekend lungo . Ecco l’azione che vedo. Niente altro. C’è bisogno di manifestare per dimostrare cosa? A chi? Sta nella coscienza di ognuno di noi nel nostro piccolo fare la nostra parte. Ogni giorno. Che ipocrisia pazzesca.
- Perché non manifestano la domenica?
- Sarà molto utile. Ma in questo paese basta manifestare e scioperare , non andare a scuola ma ovviamente usare comunque la moto , avere il cellulare etc….. Ipocrisia al l’ennesima potenza.
Anche molti politici si sono espressi in modi simili: chi sciopera per il clima è un ipocrita. La verità è che vedono negli altri la loro stessa colpa. I veri ipocriti sono quelli che chiedono con fare provocatorio perché al posto di scioperare i ragazzi non vanno a pulire le strade oppure se raggiungeranno la manifestazione a piedi. A tutti questi bisogna rispondere con quattro semplici parole: “E te cosa fai?” Troppo facile limitarsi a indicare agli altri la strada giusta da percorrere.
Tanti giovani motivati allo sciopero globale per il clima
Partecipando alle altre due manifestazioni globali per il clima, ho notato la presenza di tanti giovani motivati. Ovviamente non sono mancati anche quelli che erano lì solo per saltare la scuola e fare un po’ di casino. Ma questo succede ad ogni manifestazione. E soprattutto c’era molto di più di qualche ragazzo in strada. C’erano scolaresche delle elementari accompagnate dai loro insegnanti, persone di tutte le età, genitori con figli e molto altro.
Chi manifesta deve essere coerente con le proprie scelte. Deve cercare di ridurre l’uso di plastica, evitare gli sprechi, non eccedere nel consumo di carne, riciclare. Ma buone scelte individuali non sono più sufficienti. Lo sciopero globale per il clima è un modo per sensibilizzare tutti sul tema, per chiedere cambiamenti alle istituzioni.
Camilla Gaggero