Freedom Flotilla, Israele viola le norme internazionali
Nella notte tra domenica 8 e lunedì 9 giugno Israele ha illegalmente intercettato la nave della Freedom Flotilla in acque internazionali.
La nave della ong Freedom Flotilla, infatti, non aveva ancora violato il blocco navale di Israele, pertanto non poteva essere intercettata. In un video diffuso sui social l’attivista svedese Greta Thunberg ha espressamente parlato di “rapimento”: insieme a lei altri 11 volontari, di cui 6 francesi.
Dopo essere stata intercettata, la nave è stata dirottata sul porto di Ashdod, con grande soddisfazione da parte delle autorità israeliane, che hanno tentato di ridicolizzare e criminalizzare la missione umanitaria. All’inizio hanno definito l’imbarcazione uno “yatch da selfie”: portare latte in polvere a neonati che rischiano di morire di fame per loro equivarrebbe a una sfilata. Poi hanno etichettato gli attivisti come antisemiti. La logica è chiara: o sei con Israele e distruggi il popolo palestinese o sei un antisemita.
Il ministro della difesa Israel Katz ha affermato: “Israele non permetterà a nessuno di rompere il blocco navale di Gaza, che ha lo scopo di prevenire che armi raggiungano Hamas: un gruppo di terroristi assassini che detiene un gruppo dei nostri come ostaggi e commette crimini di guerra”. Come sempre per Israele non esiste differenza tra terroristi e palestinesi: entrambi devono essere annientati. Il ministro voleva inoltre obbligare l’equipaggio a guardare oltre 40 minuti di video sulle atrocità commesse da Hamas il 7 ottobre 2023: il rifiuto da parte loro ha confermato l’idea del ministro sul loro antisemitismo.
Dopo aver detenuto i volontari della Freedom Flotilla per diverse ore, il governo di Israele li costringe al rimpatrio: Greta Thunberg è già salita sull’aereo diretto in Svezia. Cinque francesi hanno invece rifiutato di firmare il rimpatrio volontario e dovranno comparire di fronte a un giudice israeliano per essere espulsi dal paese.
Se non ora, quando?
Israele ha agito illegalmente contro la nave Freedom Flotilla e il suo equipaggio in acque internazionali. Cosa deve ancora fare affinché la comunità internazionale si mobili? Per il momento l’Unione Europea non prende posizione e scarica la responsabilità sui singoli paesi di appartenenza degli attivisti.