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Attualità

Morti in mare: facciamo finta che non esistano (per comodità)

Ieri, a pochi chilometri dalla costa libica, è affondato l’ennesimo gommone

Sono sopravvissuti solo in 16, 100 sono i dispersi e tre bambini sono stati trovati morti. Di fronte a una notizia del genere solo una reazione è contemplata: il silenzio. Tre bambini, i cui genitori speravano avrebbero trovato un futuro migliore in Europa, non cresceranno mai né scopriranno i piaceri della vita. Di fronte alla morte di qualsiasi essere umano non si può far altro che stare in silenzio, quanto meno per rispetto, e ciò vale soprattutto per i bambini.

Eppure alcuni hanno il coraggio di parlare e purtroppo lo fanno a sproposito. C’è chi senza vergogna commenta la foto del ritrovamento dei tre corpicini così: “sarebbero diventati spacciatori e stupratori a piede libero qui in Italia”. Una totale mancanza di empatia.

Fingiamo che i morti in mare non esistano

Ma quel che è peggio, c’è chi cerca di negare quanto avvenuto. Perché convincersi che nessun bambino sia morto in mare è il modo migliore per pulirsi la coscienza. Nessuna fitta al cuore, nessun senso di colpa se la foto è finta: è ovvio.

Ma davvero c’è chi crede che queste foto siano vere? TRE bambini (bianchi) di un anno in una barca di africani? Ma le foto finte dei “gas in Siria” , sputtanate in tutto il mondo, non vi hanno insegnato niente? Bah…

E sono anche dei bambolotti!!! La terza foto è quella con i tre uomini e i tre bambolotti …. Pagliacci sinistrati!

A scrivere questo ignobile post, poi rimosso, non è stato un privato bensì un sito di informazione, Sardegna Today, ulteriore aggravante. Sono molti quelli che credono alla creazione ad hoc della foto, “se il bambolotto fosse un vero bambino, il braccetto sinistro, a causa della gravità, cadrebbe dritto in basso e ciò non può avvenire per il semplice fatto che l’oggetto tenuto in braccio non è altro che un pupazzo rigido” commenta qualcuno. I bambini diventano oggetti e per magia la coscienza ritorna pulita. Magari dopo essere stata lavata proprio nel Mediterraneo.

mare

Secondo l’Oim, l’Agenzia delle Nazioni Uniti per  la migrazione, dall’inizio dell’anno sono 972 le persone annegate in mare per raggiungere l’Europa: questa è la verità e nessuno può permettersi di negarla.

Camilla Gaggero