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Scuola

Francesco Criscuolo: i docenti di sostegno parlano di lui

La storia di Francesco Criscuolo, ragazzo autistico, ha fatto il giro della rete

La sua lettera ha fatto commuovere gli insegnanti e i compagni presenti al suo esame, così come chi ha visto il video girato dalla mamma. Per capire meglio chi è Francesco Criscuolo, e non dimenticarlo una volta finito il clamore mediatico, il nostro blog ha contattato i suoi insegnanti di sostegno, Barbara Agata e Michele Vozzella.

Agata ha lavorato solo quest’anno con lui, mentre Vozzella l’ha seguito in tutti i sette gli anni che ha trascorso all’interno dell’Istituto Bachelet-Majorana . Dopo 5 anni passati con la stessa classe, infatti, la scuola, d’accordo con la famiglia e il neuropsichiatra, ha deciso di prolungare la sua permanenza per altri due anni. In questo modo gli è stata permessa una migliore crescita personale.

Nella sua lettera Francesco parla di un “mondo tanto cattivo e complicato per quelli come me”. Ma di certo non si riferisce alla scuola perché, spiega Barbara, “è stata per lui un’isola felice”. Malgrado l’istituto sia molto grande e l’utenza varia, Francesco non ha incontrato difficoltà ad integrarsi. La professoressa tiene a sottolineare come anche lui sia stato contento di ripetere per due volte la quinta, in modo da non abbandonare la scuola.

Nonostante la classe fosse nuova, è comunque riuscito ad integrarsi e ad essere accettato dai suoi compagni, anch’essi commossi dopo la sua lettera. A novembre per il suo compleanno i compagni gli hanno anche organizzato una festa a sorpresa con pizzette e spuntini vari, stupendo lui e sua mamma.
Ogni mattina Francesco faceva una passeggiata per il corridoio della scuola e tutti lo salutavano con affetto. La scuola non era un mondo cattivo e complicato per lui, anzi.

Il mondo a colori di Francesco Criscuolo

Francesco era contento di andare a scuola: in un anno non ha mai fatto un giorno di assenza. Non è mai capitato che chiedesse a sua mamma di poter stare a casa. Gli stessi docenti ci scherzavano su: “Possibile che Francesco non si ammali mai?” Non rinunciava alla scuola nemmeno quando c’era assemblea d’istituto o quando a causa dell’orario ridotto c’era soltanto un’ora di lezione. La sua insegnante di sostegno spiega come il ragazzo sia sempre stato allegro a scuola: “Era il suo mondo a colori, come dice la tesina”.

Come spiega Vozzella, Francesco è molto migliorato in questi 7 anni. Il primo anno è stato complicato perché si è ritrovato in un ambiente nuovo con persone, compagni e insegnanti, sconosciuti. E l’ambiente è molto importante per i ragazzi come lui. Con il tempo però le cose sono cambiate e lui è maturato anche dal punto cognitivo. Ha fatto un bel percorso e il merito è della scuola, ma anche della famiglia perché la collaborazione è fondamentale.

Il futuro di Francesco Criscuolo

Il suo futuro è incerto, anche perché non ha conseguito un diploma, bensì un attestato dei crediti formativi acquisiti negli ultimi tre anni con votazione 88/100. La mamma si sta informando su come muoversi. La speranza del docente di sostegno è che la notorietà ottenuta in questi giorni serva ad aiutarlo. Sono già arrivate alcune richieste da strutture specializzate.

Quel che è sicuro è che non starà fermo a casa e per Agata “è un bene: è un ragazzo che crea serenità intorno a lui, perché sorride sempre e aiuta a stare con i piedi per terra”.

Camilla Gaggero