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3 settembre 1941: i nazisti sperimentano il gas tossico Zyklon B sull’uomo

Il 3 settembre 1941 i nazisti sperimentarono per la prima volta il gas Zyklon B

Inizialmente usato per lo spidocchiamento e il controllo del tifo, lo Zyklon B fu sperimentato il 3 settembre 1941 nel campo di Auschwitz, su 600 prigionieri di guerra russi e 300 ebrei. L’insetticida fu poi usato nelle camere a gas di Auschwitz e di Majdanek. Lo Zyklon B era costituito da granuli impregnati di acido cianidrico: a contatto con l’aria, in un ambiente alla temperatura di 26° C, questo evaporava, diventando letale. Inoltre l’insetticida era formato da uno stabilizzatore e da un gas lacrimogeno o irritante come segnalatore della sostanza chimica.

L’ufficiale Kurt Gerstein ordinò di eliminare l’irritante, ritenendo così di rendere il gas più efficace. Lo Zyklon B era fornito dalle ditte tedesche Degesch (Deutsche Gesellschaft für Schädlingsbekämpfung mbH – Società Tedesca per la Disinfestazione) e dalla Tesch und Stabenow (Internationale Gesellschaft für Schädlingsbekämpfung mbH, Hamburg), comunemente nota col nome “TESTA”, due tra le società che costituivano la IG Farben con amministratore Wurster che deteneva il brevetto. Alla fine della guerra, per aver fornito il materiale, una corte militare britannica processò e iustizò due direttori della Tesch.

Nel 1942 lo stesso istituto di igiene di Berlino delle stesse SS, diretto da Mrugowsky, regolamentò la distribuzione del gas.

Dai bonifici di pagamento effettuati dalle SS a favore della Tesch si deduce che fornì al campo di concentramento di Auschwitz queste quantità di Zyklon B:

2.211 kg  nel 1942;
5.000 kg  nel 1943;
500 kg nel 1944.

Soli 200  mg/m³ di acido cianidrico sono sufficienti per uccidere un uomo in circa dieci minuti. Nelle camere a gas dai cinque ai sette chili di acido cianidrico potevano uccidere da 1.000 a 2.000 persone in una decina di minuti.